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Ma migliore di che?

Io a questa favola che ci governa e chi siede in parlamento sia peggiore dei comuni cittadini non ci ho mai creduto.
Per questo motivo la convinzione veltroniana che il paese sia migliore di chi lo governa, secondo me è fasulla.

D’altra parte, se i cittadini italiani fossero davvero migliori, l’intervista a Francesco Cossiga non sarebbe passata inosservata.

Lo so che è difficile da accettare.
Ci vogliono anni di introspezione e di attenta analisi della realtà.
Alla fine però si arriva ad accettare la realtà dei fatti.
Io ce l’ho fatta. Ce la può fare anche waltere.

I fatti sono che gli italiani fanno schifo almeno quanto i nostri politici e governanti.
Pensate davvero che il vostro collega o il vostro amico, se si trovasse in parlamento, farebbe meglio?
Ne siete davvero sicuri?

Bisognerebbe che Veltroni e la sinistra cominciassero ad accettare la dura realtà e provassero a far votare per loro almeno quel 20-30 % di italiani che hanno ancora a cuore la questione morale.
Questione, tra l’altro, che al PD non interessa affatto.

Luca

Sulla manifestazione di sabato, le cose migliori le ha detto Zoro.

6 risposte su “Ma migliore di che?”

Tu hai perfettamente ragione. Il nostro paese è mafioso e reazionario in sé. Il berlusconismo, il mostruoso conflitto di interessi di cui nessuno vuol sentire parlare, ma che in realtà sbilancia completamente la dialettica anche di chi vorrebbe impegnarsi per il meglio (Veltroni NON è berlusconi, comunque e certo…alcune differenze formali e culturali permangono, lo suggerisce l’antroplogia nel momento in cui si guarda in faccia la gente di una o l’altra parte politica.) è lo specchio esatto dell’italianità. Il conflitto di interessi costringe chiunque non abbia intenzione e voglia di imbracciare le armi a confrontarsi nell’orrido spazio di non-valori determinato da 30 anni di TV commerciale (sempre interessante il raffronto tra il programma della P2 e il documento fondante di Forza Italia) e da 15 anni di politica berlusconiana.
In fondo non c’è speranza; anche chi si professa democratico e per la legalità, nei piccoli gesti quotidiani di cittadino si comporta esattamente come il nemico rozzo e berlusconide e se, a monte di tutto, non si parte dall’essere buoni cittadini non ci sarà mai nazione. In Italia, anche chi pensa di aver vinto, ha già perso. Ciao

@Matteo: io mi sto convincendo del fatto che il ruolo della TV nel formare le coscienze sia sopravvalutato.
E se la TV facesse schifo perché fanno schifo quelli che la guardano e non viceversa?
BOh. Sto diventando troppo disfattista… 🙁

Per me la tv fa orrore prima di tutto per via di chi la fa. Io rimango convinto che nel lungo periodo abbia giocato un ruolo deleterio e fondamentale, non tanto e non solo nella formazione dell’immediato consenso politico, ma bensì nel assettare un tono irridente nei confronti della democrazia e un sentire comune semplicistico e brutale. Quindi io dico: attenzione! Non solo in ambito politico, tutta, o quasi, la programmazione si è mossa per linee organiche ad una visione delle cose che azzera i distinguo, che premia la volontà di vincere a tutti i costi, che premia la forza e la retorica, che esalta i difetti peggiori di una nazione, le superstizioni, i famiglismi, i perdonismi dei reati peggiori perchè “tanto lo fanno tutti”. E questo per la mia idea sulla televisione nazionale, pubblica e privata. Ma secondo me è fondamentale sottolineare come il conflitto di interessi che ci affligge si rivolga sì intorno alla TV massicciamente, ma non solo. Il conflitto di interessi d’italia è rappresentato da un monoblocco politico-economico-mediatico di cui la tv e le case editrici e i giornali, piccoli e grandi, quotidiani e nazionali, sono solo una parte, importante e fondamentale per la solidità del monoblocco, ma pur sempre una parte. Ciao, M

Condivido pienamente il tuo commento, Luca: la gente non è un idiota che beve tutto quello che gli viene proposto… se mettessero film da “cinema d’essai”, sicuramente avremmo un tracollo degli ascolti.

GIà… Però la gente siamo noi.
noi che non abbiamo parola.
e siamo meno merde di altri solo che non ci ascolta nessuno.

Condivido in larga misura ciò che dici ma mi permetto un appunto: scrivi di “convinzione veltroniana” e che “Bisognerebbe che Veltroni e la sinistra cominciassero ad accettare la dura realtà”, ma Veltroni e la sinistra non hanno questa convinzione né vivono in una sorta di realtà parallela. Semplicemente, l’illuminato Waltere continua a copiare pari pari Obama, che quando accettò la nomination dei democratici disse: “America, we are better than these last eight years. We are a better country than this”. Come se “Yes, we can” gli avesse portato bene…

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