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Hotel Bolzaneto

Ancora una volta si dimostra che in Italia la giustizia non è uguale per tutti.
La sentenza del Tribunale di Genova per le torture commesse nella caserma Bolzaneto durante il G8 di Genova è, di fatto, un’assoluzione.
Si, lo so che ci sono dei condannati, ma nessuno andrà in galera.

Dopo dieci ore di camera di consiglio, il verdetto cancella l’ipotesi di crudeltà e tortura sostenuta dalla Procura. Assolve trenta imputati, ne condanna solo 15. Contro una richiesta di poco meno di 80 anni di reclusione, i giudici ne hanno inflitto solo 24 e, grazie alla prescrizione e all’indulto, nessuno dei condannati finirà in galera.

Credo che sarebbe ora che il parlamento inserisse nel codice penale il reato di tortura.
In Italia la tortura non è infatti prevista come reato e questo complica il lavoro di chi vorrebbe difendere i diritti umani delle persone.

Di seguito, uno spezzone della puntata di Blu Notte dedicata al G8 di Genova.
E’ la testimonianza di Arianna Subri, una degli ospiti dell’Hotel Bolzaneto.

Una puttana comunista come ce ne sono tante.

Luca

7 risposte su “Hotel Bolzaneto”

>Una puttana comunista come ce ne sono tante.
Appunto: pretendevi che in un processo con dei tutori della legge accusati da degli sporchi comunisti di reati quali la tortura, questi ultimi potessero spuntarla in qualche modo? Così è se vi pare.

Sai Luca, forse era utopistico aspettarsi qualcosa di diverso; i segnali c’erano stati, e forti. Il buon De Genaro ha dimostrato di piacere, e tanto, ad entrambe le parti; neanche Amato ha voluto lasciarlo a spasso, perché l’ozio è padre dei vizi e loro sono tanto virtuosi, si sa. L’indignazione è giusta ed il fegato fa male, è chiaro, ma che ci credevamo?!
Sappiamo che in Cile ed in Argentina i militari venivano formati dal buon Licio Gelli, e quindi qualcosa l’avremo imparato pure noi, no?!
Sulle puttane comuniste, da comunista ho paura che abbiamo perso il primato; il nano ci ha superato anche in questo… mannaggia…

Il “puttana comunista” era ovviamente riferito ad uno degli appellativi usati nella caserma di Bolzaneto contro le ragazze fermate.
Capisco che era illusorio aspettarsi una sentenza diversa.
Del resto è già tanto che siano state riconosciute valide molte delle accuse.

Mi viene in mente il viso del padre di Carlo Giuliani e lo strazio è profondo. Si uccide due volte, e la seconda fa malissimo perché viene con il tempo e quindi non ha scusanti. Diciamo la verità, Genova è stato un monito bipartisan; hanno voluto avvertirci che in Italia c’è bisogno di ordine.
Non so perché, ma ho paura che al di là delle parole ci sia anche Amato dietro a questa sentenza.
Per una volta sono daccordo con il nano; non sempre la magistratura in Italia si coporta bene.

Beh, non credo sia giusto farsi illusioni. Come vuoi che vada?! Quando si permette che l’inquirente sia il compagno di una delle imputate, mi sembra che non ci sia spazio per la speranza.

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