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Non sopporto il free press

Nella nostra mente tutto ciò che è gratuito è privo di valore.
Non iniziate con le paternali sul software libero (che è comunque diverso da “gratis”), perché quello è un discorso diverso.

Nel restante 99 % dei casi, tutto ciò che ci viene consegnato gratuitamente assume un valore pari a zero.
E’ il caso della stampa Free Press, consegnata agli angoli delle nostre città.

Persone distratte strappano dalle mani di poveri edicolanti ambulanti dei giornali che nella maggior parte dei casi getteranno nel primo cestino dei rifiuti che capiterà loro a tiro.
Una massa immane di carta inutile che quasi nessuno legge e che finisce direttamente in discarica.

Se i giornali free press costassero anche soltanto 0,01 €, nessuno li prenderebbe mai.
E se qualcuno li prendesse, direbbe: “Grazie” all’edicolante.
Non gli strapperebbe di mano il giornale in modo incazzato, come se prenderlo fosse una scocciatura.

Ci riempiamo la bocca con le minchiate sul Global Warming e poi buttiamo ogni giorno al macero volumi immensi di carta che nessuno legge.

Le cose hanno un costo.
Lo sviluppo sostenibile passa innanzitutto attraverso la responsabilizzazione nei consumi.
E quasi tutto ciò che è free è inutile.

Luca

3 risposte su “Non sopporto il free press”

Pensa che io non leggo altro che i giornali free press e ringrazio chi me li consegna in mano, quando non li prendo dai cestini self service… quando riesco ne sfoglio 4 su 5, in particolare dnews ed epolis.

ma … io sono strano!

Venerdì pomeriggio, a tal proposito, ci sarà un incontro a Siena presso la sede Provinciale dei Verdi in via Toscana , 24 alle ore 18:30 con Maurizio Pallante;

“Manifesto per una felice sobrietà.
Discorso sulla decrescita felice: un paradigma culturale per un Rinascimento possibile.”

Da non perdere !

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