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Rompete le righe!

Ora che il camerata Alemanno ha conquistato il Campidoglio, l’opera di Waltere si è compiuta.

Il fallimento è completo.

Non che voglia dire che si debba pensare ad un avvicendamento alla guida del PD, ma credo che la strategia del nuovo partito vada un po’ ripensata.

La sconfitta di Roma è emblematica.

Ha tristemente ragione Jena, oggi su La Stampa.

A questo punto nessuno può negare che il Partito democratico sia stato la grande novità politica della sinistra italiana.

La candidatura di Rutelli è stata un suicidio.
Il tentativo di arruffianarsi la Chiesa ha dato come al solito i suoi frutti avvelenati.

Questo paese avrebbe bisogno di aiuto, ma gli italiani forse non vogliono essere aiutati nel modo che vorrei io.

Forse ci dobbiamo semplicemente rassegnare all’idea che l’Italia sia un paese di destra.

La fine del tunnel, se fine c’è, è molto lontana

Luca

Foto Repubblica.it

12 risposte su “Rompete le righe!”

penso che l’errore sia stata la candidatura di rutelli. Dieci anni di amministrazione solo di facciata si dimenticano difficilmente. e chi non è (comprensibilmente, sia chiaro) “contro alemanno” probabilmente ha sperato che il nuovo non fosse peggio del vecchio.

tanti potevano essere i candidati sindaco apprezzati dalla Chiesa. hanno scelto il meno adatto. posso aggiungere “purtroppo”, non essendo poi troppo convinto che Alemanno possa essere un buon sindaco, ma questo è un altro discorso…

io ho vissuto roma per diversi splendidi periodi più o meno corti (mai lunghi) dal 1994 a natale scorso… tra rutelli e walter c’è stato un miglioramento netto. Dalla pulizia delle strade in centro (comunque già ben curato dal piacione catto-radicale) alla gestione delle periferie. personalmente, che democratico non sono, sono rimasto male che walter si sia dimesso da sindaco di roma…

lui secondo me avrebbe avuto l’occasione di fare bene anche da palazzo chigi, proprio per come si era comportato a roma, facendo “ripartire la città” (testuali parole dei miei amici di roma)

dove mi ha deluso è che ha sfruttato l’occasione al minimo indispensabile, attuando un rinnovamento delle logiche di partito quantomeno contenuto se non solo di facciata: gli elettori di sinistra queste cose le fanno pagare, giustamente!

@dema: condivido la tua analisi sulle sue capacità a palazzo chigi… e anche le parole degli amici romani, pur non essendo di sinistra. credo però che sia mancato soprattutto l’appoggio degli indecisi di stampo cattolico. prendi chi ha una posizione alla Binetti, ma è meno pragmatica (e sa turarsi il naso): di fronte alla presenza di certe figure (i radicali, ad esempio), non ha pensato minimamente di votarlo… (ammetto la mia colpa: ho fatto di un commento di amici un paradigma…)

@yetiste: io spero che prima o poi qualcuno riesca a spiegarmi perché certi cattolici hanno tanta difficoltà a votare i radicali e nessun dubbio nel votare mafiosi, camorristi, delinquenti e corrotti. Bah…

@luca: parlo per me… poi naturalmente ognuno fa le proprie scelte secondo coscienza. ho guardato i primi della lista nella mia circoscrizione (quelli che verosimilmente avrebbero potuto essere eletti) e ho votato di conseguenza. per evitare giochi loschi, al senato ho disperso evidentemente il voto (alla camera l’ho quasi disperso, ma il primo della lista è una persona che stimo), visto che nessun candidato dei tre partiti che hanno recuperato seggi era decente… altro dato di fatto, per il mio modesto parere: i puri erano assenti in questa campagna elettorale. senza seguire la scia di travaglio e grillo, ho visto molti nomi quanto meno discutibili, chi per un motivo chi per un altro…

ehm… pensavo si capisse: in cuor loro si sono detti “meglio un delinquente che un radicale”, oppure semplicemente hanno fatto finta di non sapere che quello era un delinquente…

E se la sinistra tornasse a fare la sinistra?
Ce lo doveva ricordare un democristiano come Variati a Vicenza come si fà
Campagna porta a porta e No alla base dal Molin
Semplice no?

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