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Faccia una croce qui

La campagna elettorale sta degenerando, sia nei toni che nei contenuti, ma ci sta aiutando a capire quali siano le reali proposte dei nostri partiti.

La polemica sulle schede elettorali induce ad almeno tre riflessioni:

  1. La nostra classe politica giudica il popolo italiano come un insieme di persone deficienti, persino incapaci di fare una croce su un simbolo.
  2. Le proposte politiche dei partiti sono talmente voluttarie e slegate dalla realtà che la discussione sulla grafica delle schede diviene il principale argomento di discussione.
  3. Bossi, o è incapace di intendere e di volere oppure è un eversore. In entrambi i casi non può guidare un partito e non dovrebbe occupare cariche pubbliche.

Fanno veramente di tutto per farti passare la voglia di andare a votare.

Luca

9 risposte su “Faccia una croce qui”

lasciami stare Bossi per favore, oramai ho scoperto un insana passione per lui, sono verdana nell’animo.

Io vengo a Siena mercoledì, quindi non voto. Per scelta politica? No ho lasciato scegliere il cuore. Preferisco vedere Paolo tre giorni prima.

Se fossi rimasta avrei seguito la via di quei pochi folli che andranno a votare ma si faranno annullare dal presidente la scheda, legge del ’52 alla mano (che non so che dice), senza scrivere poesie o disegnare margherite e farla annullare allo scrutinio. Ho scoperto che se annullo la scheda nel modo classico, il mio voto va comunque a formare il premio di maggioranza e la cosa mi ha un poco scocciato.

Bu forse e’ una di quelle battaglie di Beppe Grillo, ma si sa che io non lo leggo piu’. Ma l’idea della falla nel sistema mi garbava.

elena, non so che dica la legge del 1952, ma devi anche considerare che dice il regolamento attuativo. da scrutatore professionista (mi sostentai nei miei sfizi con i soldi dello scrutatore dal 1990 al 2001) ti segnalo che quello che viene definita come un’opportunità non è vera: tu puoi rifiutarti di prendere “quella” scheda, ma devi fartene dare un’altra. un atteggiamento come quello consigliato da alcuni è – a quanto mi consta – penalizzato con la richiesta di intervento della forza pubblica e segnalazione alla procura per aver turbato le normali operazioni di seggio…

ah devo dire che ho peccato di superficialità.. riportando solo notizie di una discussione che non so manco dove ho letto.

In ogni caso non vado a votare.. sono 1000 kilometri lontana dal mio seggio.

@yetiste: Oggi mi è pervenuta una mail con il seguente testo:

“ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E
ANTIDEMOCRATICA!
Di seguito I riferimenti legali. Tutto si basa su un uso ‘puntiglioso’ della legge: Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P..R. 30 marzo 1957, n.361 – Art. 104 – Par. 5 5) Il segretariodell’Ufficio elettorale che
rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a Tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000. Illustro nei dettagli il sistema da usare:

1)ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2)ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO
VIDIMATA), Dicendo: ‘Rifiuto la scheda per protesta, e
chiedo che sia verbalizzato’
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio ‘Nessuno dei politici inseriti nelle
Liste mi rappresenta’) COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’ VOTI.”

Cosa dovrei rispondere al mittente di tale mail?

Scusate la lungagnaggine, ma ho riportato per intero il testo a me pervenuto

Ho letto la email, e confermo in parte quanto affermato. Il reclamo e la contestazione della scheda sono operazioni lecite, che il segretario DEVE riportare a verbale. La contestazione tuttavia è – per quanto rammento dalla lettura dei vademecum del presidente, che oltre alle leggi comprendono anche i regolamenti attuativi – strettamente legata a: schede deteriorate, oppure segnate, oppure che in qualsivoglia modo possano essere considerate “riconoscibili” dall’elettore (il quale ha diritto di salvaguardare la segretezza del proprio voto). mentre nel caso dei referendum è legittimo non ritirare una o più schede, meno legittimo è nel caso delle elezioni, dato che è comunque un dovere civico votare. i

qualora il cittadino voglia – contro il suo dovere di cittadino – rifiutare una o più schede tra quelle cui ha diritto, deve farlo prima che sia riconosciuto al registro degli elettori. Anche in questo caso, tuttavia, non ottempera il proprio dovere. In questo caso, lo scrutatore segna tra le note sul registro degli elettori che l’elettore che non prende una o più schede (non è nemmeno necessario verbalizzare, peraltro). l’elettore sarà a quel punto conteggiato tra i non votanti per le elezioni cui decide di non partecipare, e conseguentemente – agli occhi del conteggio delle schede e dei votanti – è paragonabile ad uno che non si sia presentato. salvo il fatto che gli scrutatori e gli elettori in attesa gli manderanno una caterva di accidenti.

una volta riconosciuto, l’elettore non può rifiutarsi di ritirare le schede che il presidente (o il suo facente funzione) gli consegna.

scusate la lungagnata. se volete salvare luca e salvarvi dalle eventuali sue comprensibili e condivisibili rampogne… chiedetegli (solo per evitare eccessi di spam) il mio indirizzo email..

@yetiste: questa si che è una spiegazione esaustiva. Io rimango dell’idea che se non vuoi votare devi anche accettare il responso del voto altrui. Queste procedure alternative mi sembrano fin troppo complicate ed inutili.

@yetiste: grazie!
avevo il sospetto che qualcosa non tornasse, ma non ero riuscita a trovare info chiare sull’argomento rifiuto schede. dopo un po’ mi ero sdata…

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