Mentre dal finestrino del pullman cerco di scorgere gli scarsi accumuli nevosi della nottata, mi leggo su Internazionale un articolo tanto interessante quanto inquietante.
Lo ha scritto Loretta Napoleoni e lo ha intitolato: “I nuovi anni settanta“.
L’economista trova delle notevoli similitudini tra la crisi economica di trenta anni fa e quella attuale, soprattutto nella crescita dell’inflazione negli USA e nella ascesa inarrestabile del costo del petrolio.
I prezzi al consumo nel 2007 negli USA sarebbero cresciuti del 6,8 %, anche se ufficialmente l’inflazione viene dichiarata al 3,1 %; l’inflazione infatti tiene conto degli iPod, ma non del costo della benzina, delle case e dei generi alimentari.
Secondo la Napoleoni la soluzione starebbe nell’aumentare i tassi di interesse, ma questo non aiuta la crescita economica ed i governi occidentali sono contrari.
Ma la crescita economica, a causa della crescita dell’inflazione, è già praticamente azzerata e quindi il risultato è quello che viene chiamato stagflazione, un misto di recessione ed inflazione.
Come negli anni settanta, appunto.
Per non essere troppo pessimisti, concludo come conclude il suo articolo la Napoleoni:
Se queste sono le premesse economiche dei nuovi anni settanta non ci resta che sperare nella musica, che almeno ci faccia rivivere i grandi momenti di un decennio indimenticabile sotto molti punti di vista.
Ecco.
E sei i nostri candidati premier ci parlassero di queste cose, invece che perdersi in discussioni inutili?
Luca
2 risposte su “E se gli anni settanta fossero oggi?”
sarà che è qualche mese che sono lontano dalle radio, ma… non sento grande rinnovamento in questi tempi!
e se gli anni 70 fossero oggi…. beh…. speriamo tornino solo quelli a livello economico…