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A Magdi Allam consiglio un bel bagno di umiltà

Ok, sono le una di notte.
Quindi non è più Pasqua e posso pure essere polemico.

Magdi Allam.
Basta la parola.
L’uomo che rischiò di farmi smettere di leggere Repubblica (che poi ho smesso comunque di leggere) e lo stesso uomo che mi impedisce di leggere il Corriere (che comunque non leggevo nemmeno prima).

Solidarizzo con Allam per il fatto di dover vivere sotto scorta.
Chiunque deve poter esprimere liberamente le proprie opnioni, anche se condite di intolleranza.
Ma Allam rappresenta quello che io non vorrei vedere in un cattolico: la chiusura verso il diverso da sé e soprattutto l’accanimento cieco e sordo nell’affermare le proprie opinioni.

Sono felice cha Allam si sia convertito al cattolicesimo e gli do il benvenuto.
Gli auguro, cosa che a me non è riuscita, di convertirsi anche al comandamento dell’amore di Cristo.

Sul battesimo in San Pietro, impartito dal Papa in persona, in diretta TV, non riesco a dire niente di simpatico.
Potrei fare un discorso sulla Chiesa degli ultimi e sul fatto che Gesù ci ha chiesto di vivere la nostra fede in modo discreto, ma Pasqua, in fondo, era soltanto ieri.

Una cosa però a Magdi Allam la vorrei dire.
Il suo battesimo non è più storico e rivoluzionario di qualsiasi altro battesimo.
Se ne faccia una ragione.

Luca

Dalla Lettera di Allam sul Corriere di oggi:

Caro Direttore, mi hai chiesto se io non tema per la mia vita, nella consapevolezza che la conversione al cristianesimo mi procurerà certamente un’ennesima, e ben più grave, condanna a morte per apostasia. Hai perfettamente ragione. So a cosa vado incontro ma affronterò la mia sorte a testa alta, con la schiena dritta e con la solidità interiore di chi ha la certezza della propria fede. E lo sarò ancor di più dopo il gesto storico e coraggioso del Papa che, sin dal primo istante in cui è venuto a conoscenza del mio desiderio, ha subito accettato di impartirmi di persona i sacramenti d’iniziazione al cristianesimo. Sua Santità ha lanciato un messaggio esplicito e rivoluzionario a una Chiesa che finora è stata fin troppo prudente nella conversione dei musulmani, astenendosi dal fare proselitismo nei Paesi a maggioranza islamica e tacendo sulla realtà dei convertiti nei Paesi cristiani. Per paura. La paura di non poter tutelare i convertiti di fronte alla loro condanna a morte per apostasia e la paura delle rappresaglie nei confronti dei cristiani residenti nei Paesi islamici. Ebbene oggi Benedetto XVI, con la sua testimonianza, ci dice che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell’affermare la verità di Gesù anche con i musulmani.

29 risposte su “A Magdi Allam consiglio un bel bagno di umiltà”

E’ ironico che Allam si sia convertito al Cristianesimo condannando l’Islam per essere intrinsecamente intollerante e violento, lui che di suo, Cristiano o Musulmano che sia, è intollerante e violento… questo dimostra, una volta di più, che la religione è una scusa usata dall’uomo per ottenere ciò che vuole, sia potere (Bin Laden) che Petrolio (Bush) che un posto da vice-direttore (Allam).

sono sinceramente perplesso da allam. mi sembra abbia percorso una parabola strana: la prima volta che lo sentii era un islamista serio, un tipico intellettuale islamico moderato. poi, ha cambiato rotta, con una velocità impressionante. Sinceramente non apprezzo la scelta di fare una celebrazione di battesimo “in diretta”: un evento privato diventa un evento mediatico. e questo non ha per me senso. mi spiace che il Papa abbia acconsentito ad una simile operazione, il cui senso apparente non mi pare “cristiano” e il cui senso recondito (che mi auguro sempre ci sia) non mi è chiaro.
come sai sono un “papalino” convinto… una volta tanto la sua scelta mi trova critico.
beh, buona pasquetta

Mi sembra ingiusto criticare faziosamente o solo per antipatia, un uomo che ha avuto il coraggio, da sempre, di esprimere la propria opinione, il proprio credo religioso e la propria indiscussa rinuncia alla viltà, alla paura e alla superficialità. Bisogna vivere in pieno la prorpia vita. Occidente svegliati. Ti lasci derubare la civiltà da un mondo che ripudia il progresso, ripudia la cultura, maltratta e condanna i popoli in nome di un nulla, falso e immorale perbenismo religioso assurdo e di maniera.Ce ne fossero tanti di arabi come il nostro. Auguri

Probabilmente nemmeno Giovanni Paolo II aveva una cognizione tanto precisa della crisi di valori nella quale navighiamo da qualche secolo a questa parte e fino a qualche tempo fa trovavo paradossale e anche un pò tragicomico che tanta coscienza non impedisse a Ratzinger di fare e dire la cosa sbagliata al momento sbagliato.

A ben guardare però, tutta questa serie di così detti “errori di comunicazione” un senso ce l’hanno e anche una direzione ben precisa a cui tendere.

Impossibilitato a portare argomentazioni più convincenti di Nietzsche col quale se l’è tanto e giustamente presa, incapace di una sintesi di pensiero davvero efficace (la tomistica non è più di moda, ahimè), mi pare che Ratzinger abbia, assai razionalmente, scelto la recrudescenza come unica soluzione applicabile al presente.

La domanda da 100 milioni è la seguente: è davvero l’unica soluzione applicabile?

Dunque, io da persona dal basso impegno sociale come sono, devo dire che non conoscevo questo tizio, cioe’ si, di volto, ma penso di non aver mai letto niente di lui. Non lo conosco, non mi esprimo.

Volevo solo fare una domanda in generale: ma da battezzato non poteva mantenere il suo nome? Perche’ un altro nome, se l’essenza della sua esistenza è quel Allam che si portera’ fino alla tomba?

E’una ben precisa scelta per rinnegare la cultura islamica che ha portato a quel nome, o in realtà quando ci si battezza serve un nome consono appropriato?

@Davide Rabbini: boh…
@Elena: non lo so. Solitamente il nome di battesimo è il nome di un santo. Poteva lasciare Allam, tanto lo faranno santo presto… 🙂

ho 4 cugini (di una stesso nucleo familiare poverini) che si chiamano zachary, zaeila, zoraida e zenia. Non credo sia una regola fissa, anche perche’ quando il prete ha battezzato le gemelline (zoraida e zenia) le ha battezzate con quel nome, anche se al successivo bambino, battezzato GIUSEPPE ha detto: che bel nome, non come certi nomi da scimmia che si scelgono alcuni, tutto questo durante la funzione ma vabbene 😛

Normalmente prima di scrivere bisogna connettere il cervello, questo deve essere funzionante e vitale, dopo di che si deve leggere e rileggere quello che si è scritto e, se approvato razionalmente, pubblicato. Peccato che molti scrivono tanto per scrivere.Chi spende qualche parola, a rischio della propria vita, per la pace e la concordia tra i popoli merita rispetto e stima, sia se il pensiero espresso è condivisibile, sia che non lo sia. Qualche volta si rischia di debordare…

@Antonio: qualche volta converrebbe anche cercare di non offendere gli altri. Magdi Allam è uno che spende la propria parola per la pace e la concordia tra i popoli? Non mi risulta. Magari mi sbaglio.

Alla domanda di elena, confermo: si è di norma dato per il battesimo il nome di un santo, ma ormai i preti hanno abbassato mooooolto la guardia. senza voler offendere nessuno, penso che il cambio di nome sia una scelta premeditata: la maggior parte dei più famosi convertiti all’islamismo prendono nome arabo… (sono ignorante anche io, ma non penso comunque sia un obbligo…)

leggo le parole di antonio, e penso che in molti casi ho preso una posizione simile alla sua commentando le opinioni di luca… in questo caso, però, non vedo perchè sia stato necessario dare tanta importanza alla sua conversione: ho assistito a diversi battesimi di adulti, ma non ho mai visto nemmeno le macchine fotografiche dei familiari… senza negare l’intelligenza e il coraggio del soggetto in questione.

Io avrei preferito una pubblica conversione con tesseramento all’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionialisti). Tuttavia la pubblica conversione al cristianesimo è meglio che niente. In troppi paesi islamici c’è la pena di morte per il fatto di cambiare la propria idea, e in tutti in ogni caso gravi conseguenze. Giusta la scelta per me della conversione pubblica. In occidente si può cambiare idea, è bene che sia detto il più rumorosamente possibile.

Mi piacciono gli ultimi commenti e chiedo scusa per la durezza di certe mie affermazioni, il modo è sbagliato ma invitare alla riflessione è giusto e permette di evitare guai peggiori della meleducazione. Grazie per l’attenzione.

@Paolo è vero che in troppi paesi islamici (come in troppi altri non islamici) i diritti umani non sono rispettatti e non è rispettato il semplice diritto di scegliere il proprio credo o non credo. Ma anche la civiltà occidentale con la sua religione ha imposto, ucciso, imprigionato, torturato. Ha smesso da sola, ha imparato dai propri errori, ci son voluti secoli è vero, ma nessuno ha avuto la pretesa di insegnarci. lo stesso dobbiamo fare noi con le altre civiltà, dovremmo essere un po’ meno arroganti. quello che dico mi da un forte senso di impotenza, ma lo ritengo ugualmente giusto. l’unica cosa che possiamo fare è continuare a dare il buon esempio, ma per favore un po’ più di garbo, sembra di essere al mercato: ueee ueeee offresi conversioni senza conseguenze, via via gente accorrete.

@Eleonora: dici cose contemporaneamente giuste e sbagliate (ovviamente per il mio modo di pensare, of course): e’ verissimo che la religione cristiana in passato ha fatto di più e peggio di quella musulmana, e il problema l’hai centrato in pieno: che la religione infonde e diffonde violenza se e dove c’è ignoranza e superstizione.
La civiltà occidentale sta tentando (lotta ancora da vincere, vedi il fondamentalismo di gente come Ferrara e Allam) di sconfiggere il radicalismo, e sta lotta si vince con il laicismo (che io intendo come rispetto di tutte le persone e le religiosi, e come ricerca di un terreno comune) e la cultura, che poi è quella cosa che quando senti parlare Bin Laden o i predicatori americani ti fa rispondere “Ma andate a cagare!” piuttosto che “Eccomi, mi arruolo nel vostro esercito!”…
Alla fine il punto è: non è la religione ad essere il “male”, ma la strumentalizzazione che se ne fa… non c’era scritto nella bibbia che bisognava bruciare le streghe, e non c’è scritto nel corano che bisogna tirar giù le torri, quindi alla fin fine, di cosa parliamo a fare?
Detto questo, davvero noi dobbiamo lasciare le altre culture “libere” di fare i nostri stessi sbagli? Davvero dobbiamo guardare inermi le lapidazioni sulle adultere, o lasciare libera la Cina di inquinare ed inquinarsi (giusto per dire che il problema è amplissimo…) solo perchè noi l’abbiamo fatto o lo stiamo ancora facendo?
Io penso che abbiammo tanto da insegnare alle altre culture, ed ovviamente tanto da imparare: finora però come ci siamo confrontati? A colti di guerre preventive, di “padroni in casa nostra!” e di “noi”-“loro”…
P.S: scusate i concetti confusi… 🙂

@Diego Guidi, no no chiarissimo. guarda, sono pienamente concorde con quanto dici, semplicemente non avevo espresso alcune cose, per brevità e/o pigrizia.
Manca un confronto sano e uno scambio reciproco e costruttivo di cultura, conoscenza (in giappone, per dire, imparano a vestirsi come noi, noi impariamo il gameboy da loro, non è molto costruttivo..).
Tutto ciò rientra per me nel dare il buon esempio. Come tu dici Allam e altri non lo sono. L’ideale sarebbe che una donna musulmana vestisse come vuole burka o minigonna, consapevole di essere libera di farlo e di poter cambiare stile quando vuole. O libera di potersi scegliere il fidanzato, di studiare di lavorare. Come tu dici solo una maggiore cultura può dare libertà come queste. Certo che possiamo fare qualcosa, anzi dobbiamo insegnare e imparare molto. Soprattutto non dobbiamo agire in maniera violenta e becera, come i succitati signori.

Vero quello che dite.
Alla base delle religioni però c’è la ricerca dell’Assoluto e di un senso che vada oltre la vita.
L’uomo poi usa la religione per perseguire i suoi secondi fini che poco o niente hanno a che vedere con il messaggio originale.

@lucacicca:
“Alla base delle religioni però c’è la ricerca dell’Assoluto e di un senso che vada oltre la vita.”
Per rispondere in modo (troppo) sarcastico potrei dirti: “cerca cerca, che io ho di meglio da fare…” 😛

.. ma davvero il nuovo nome cristiano di Magdi Allam è “Cristiano”? Oppure è una presa per i fondelli di donzauker.it/? (ottimo link dema, l’ho già messo nei preferiti 🙂 )

Va beh, voi esagerate.
Io non conosco cosa abbia Magdi Allam nel cuore, magari si è convertito veramente.
Non vorrei sfociare nell’anticlericalismo…

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