La mia pigrizia musicale mi porta spesso a non allontanarmi dal mio sclerotizzato mondo di cui fanno parte quasi esclusivamente vecchi e nuovi protagonisti del prog rock.
A volte, però mi avventuro per strade a me sconosciute.
E’ con diffidenza che mi sono avvicinato ai Baustelle, gruppo nato non a Milano, ma a Montepulciano, vicino casa mia.
E’ già questo è un buon punto di partenza.
Devo ammettere che sono rimasto fortemente sorpreso.
I Baustelle propongono un pop-rock lineare e sofisticato al tempo stesso, condito da testi “acidi” come usciti direttamente dai tardi anni settanta.
Insomma, vi consiglio l’ascolto. Credo ne valga la pena.
Soprattutto in giorni in cui si riaffacciano alla ribalta personaggi come Al Bano, Minghi e Toto Cutugno.
“Amen”, il nuovo disco, è bello almeno quanto il precedente “La Malavita”.
Ora mi devo ascoltare i primi due, quelli da indipendenti, quando non erano ancora sotto contratto con Warner.
Dicono siano meno curati, ma comunque belli.
Se volete ascoltarvi i Baustelle, trovate qualcosa (soprattutto video) su Last.fm
Luca
8 risposte su “La rivelazione dei Baustelle”
Gran bel gruppo, li ho visti al concerto del Primo Maggio a Roma e avrò modo di rivederli ad Aprile 😉
Bello anche l’album La Moda del lento
Ciao Lucacicca! Vieni da me! C’è un post e vorrei il tuo commento a riguardo! E’ importante! Ti aspetto!
Eh eh, ho visto… 😉
OT: ho trovato il tuo blog per caso e lo leggo volentieri ogni giorno, caro concittadino coetaneo che non ho mai incrociato in questa grande, immensa città!
O.T. che segue quello di Elisa: proprio ieri mi venne a trovare una cliente senese che reputa “piccola” Milano… al mondo ci sono i te e i me…
@elisa: eh, lo so. Difficile riuscire ad orientarci nella nostra metropoli. Grazie.
li odio con tutto il cuore.
Persino più di Vasco rossi.
@Lorenzo Guidi: più di Vasco?! Devo dire che prima di ascoltarli anche a me non stavano molto simpatici. La loro musica però mi piace molto…