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Italia.it muore sotto il suo stesso peso

Non vi riassumo la storia di Italia.it, il portale turistico che sarebbe dovuto divenire il nostro biglietto da visita nei confronti dei turisti stranieri.
Il sito è costato molti miliardi, è stato aperto per soltanto pochi mesi ed è crollato sotto i colpi delle critiche, per altro tutte giuste.

Fra un po’ di tempo nessuno si ricorderà più di Italia.it.
Nessuno però potrà dimenticare il video di presentazione che rimarrà immortale.

Luca

6 risposte su “Italia.it muore sotto il suo stesso peso”

non sono mai riuscito a visitarlo…

mi auguro solo che non agiscano nello stesso modo con il wi-max…

mi vengono da fare due considerazioni di segno opposto: la prima è che la rete italiana ha una coscienza ed una massa critica capace di impattare sensibilmente su sprechi, ladrate e disservizi.
La seconda è che questa coscienza resta però marginalizzata ai fatti della rete e che, almeno in Italia, non filtra sui mezzi di comunicazione tradizionali quali televisione e giornali.

davide, la tua analisi è interessante.

mi domando (ma da puro ignorante) se non sia esclusivamente perchè il servizio sulla rete è un servizio non falsificabile: l’utente lo usa/lo usa (come un negozio che sa/non sa offrire prodotti adeguati), mentre i mezzi di comunicazione di massa tradizionali sono assolutamente manipolabili per quantità vendute, numero di ascoltatori, lettori, ecc…

l’inglese di Rutelli rappresenta la media di come gli italiani parlano l’iglese, quindi era una buon presentazione secondo me…

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