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diritti umani

Sgomberi

Io sarò un ingenuo idealista, forse anche un sentimentale, ma non riesco a non intristirmi di fronte alle immagini di baracche demolite e dei loro abitanti costretti a trovarsi un’altra baracca.

Ha ragione Vittorio: è davvero impossibile conciliare legalità con accoglienza?

Benvenuti nell’epoca del Veltronismo.

Luca

10 risposte su “Sgomberi”

@lucacicca: l’accoglienza costa! Costa danaro ma soprattutto costa in termini di spazio interiore da creare per farci entrare l’altro, l’estraneo, lo straniero, il diverso. Se dentro di noi non si crea questo spazio, hai voglia a creare campi di accoglienza, a progettare percorsi di integrazione. L’accoglienza comporta sempre una rinuncia immediata, ma un arricchimento poi, te lo dicono coloro che ne hanno fatto una regola di vita, come don Oreste Benzi che proprio stanotte ci ha lasciato. Ma in tempi di egoismo sfrenato, di piacere a tutti i costi, chi vuoi che ci si metta in questo ordine di idee? Per questo ho sempre diffidato di chi chiacchiera molto bene di accoglienza e solidarietà ma poi non l’ha mai praticata concretamente, come tanti giovanotti che occupano le scuole e le università. Chi di noi sarebbe pronto a portare a casa propria quel signore che si vede nella foto? Eh già, qualcuno direbbe subito: mandiamolo alla caritas, nelle strutture di accoglienza, nel camping, ovunque, ma non a casa mia….

@p Delprà: quello che dici è vero, è facile parlare, molto più difficile rinunciare al proprio spazio. Intanto cominciamo a far posto nel cuore e a non gioire quando vediamo demolire baracche…

sono d’accordo con chi dice che persone che non hanno reddito devono essere espluse, questa gente non puo venire in Italia e mangiare sulle nostre spalle non è giusto perchè chi ci rimette sono i lavoratori onesti che pagano le tasse, se vogliono stare in Italia devono mettersi al pari degli altri e non fare quello che fanno…..

@michele: che facciamo, espelliamo anche tutti i disoccupati italiani o tutti quelli che delinquono? Ci sono anche fior di professionisti e di colletti bianchi che (come dici te) mangiano sulle nostre spalle. Credo che ci sia soltanto una cosa da fare: punire chi delinque, il resto è soltanto xenofobia.

ho letto ora che Fini e la CDL richiedono la dimostrazione di un reddito percepito per restare in Italia. La questione ha una doppia faccia: da un lato la spinta xenofoba assolutamente evidente, dall’altro – però – ci potrebbe essere l’opportunità per i tantissimi rumeni che lavorano come muli e guadagnano due lire perchè al nero di avere un maggiore potere contrattuale con l’imprenditore per “regolarizzarsi”… ne conosco alcuni che preferiscono lavorare al nero perchè “prendono di più”, a rischio degli infortuni, ecc. ecc. ecc…

Mi permetto inoltre di portare la mia personale testimonianza sul tema sfruttamento: tante famiglie italiane “per bene” costringono le straniere che fanno le badanti o le colf ad abortire se non vogliono perdere il lavoro. Poi ci si sorprende se le immigrate ormai abortiscono più delle italiane. Qualche genio ha detto che ciò è dovuto al fatto che le immigrate non sono ancora abbastanza “evolute”. ma avranno diritto anche loro ad avere una vita sentimentale, a voler essere madri… Infatti nella stragrande maggioranza dei casi il bambino lo vorrebbero tenere…

Non è xneofobia è paura di perdere le origini le Nostre origini, non possiamo far entrare chiunque e lasciarli fare, non dico di massacrarli, ma spaventarli e fare in modo che non rientrino…MAI PIU’!

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