I grandi media si sono scordati di raccontarcelo.
Forse è semplicemente una dimenticanza.
John R. Christy, membro dell’Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change), ha rifiutato il Premio Nobel per la pace vinto con l’IPCC insieme ad Al Gore.
Si è dissociato dai proclami catastrofisti che vedono nel futuro prossimo la terra devastata da eventi atmosferici estremi.
Mi dissocio anch’io e credo che si dissoci chiunque abbia una minimo di cultura scientifica.
Non è possibile prevedere il futuro, tanto meno è possibile farlo su sistemi complessi come i modelli climatici.
Vi sembra possibile che previsioni meteorologiche che conservino un minimo di attendibilità non si spingano oltre i tre giorni di previsione e che nello stesso tempo si voglia prevedere il clima che avremo fra 20 o 30 anni?
Altrettanto difficile è capire se ed in quale modo le attività umane incidano sulla dinamica del clima.
Non voglio dire che l’ambiente e la nostra atmosfera non meritino tutto il nostro rispetto, ma penso che il catastrofismo serva soltanto a perseguire i secondi fini di qualcuno.
Vorrei far notare che la politica degli Al Gore e dei neo-ambientalisti improvvisati come lui ci porterà direttamente verso il nucleare.
La strada è quella.
Non dite che non vi avevo avvertito.
Luca
Via | Meteolive.it
4 risposte su “John R. Christy: premi nobel che si dissociano”
“Vorrei far notare che la politica degli Al Gore e dei neo-ambientalisti improvvisati come lui ci porterà direttamente verso il nucleare.
La strada è quella.”
Son curioso poi come convinceranno i NIMBY italiani (http://it.wikipedia.org/wiki/NIMBY) che organizzano comitati contro i termovalorizzatori ad accettare una centrale nucleare dietro casa…
Il problema è che vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca.
Consumiamo energia in quantità sempre maggiore, ma non vogliamo le centrali per produrla.
Il populismo di Al Gore e degli opinionisti italiani ignoranti non aiuta la causa di chi vorrebbe cercare di affrontare seriamente la questione energetica.
Plauso a un post coraggioso. meno male che i naturalisti seri esistono ancora…
>Consumiamo energia in quantità sempre maggiore, ma non vogliamo le >centrali per produrla.
Qui ti quoto in pieno: solo che la nostra società è ossessionata dal PIL, che se non cresce è un disastro… io voto per la decrescita invece! http://www.decrescitafelice.it/