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Dante e i mercatini tirolesi

Nel mio peregrinare verso l’ufficio spesso cambio percorso.
Faccio un po’ di turismo.
Oggi sono passato da Piazza Santa Croce.
Sono passato davanti al sagrato della chiesa, un po’ intimorito al pensiero della grandezza delle persone che vi sono sepolte.
Ho alzato lo sguardo ed ho visto Dante che mi guardava con sguardo severo.
Ci sono rimasto male.
Forse avrei dovuto guardare tutta la trasmissione di Benigni ieri sera!

Oltrepassata la statua del sommo poeta, mi ha raggiunto l’odore di Würstel e Crauti.
Allora ho capito.
Dante non ce l’aveva con me, ma con il mercatino tirolese che, chissà per quale motivo, hanno deciso di impiantare nella piazza.

Un pezzo di Bolzano a Firenze.
Insomma, mica c’ha tutti i torti Dante ad essere incazzato.

Luca

4 risposte su “Dante e i mercatini tirolesi”

non hai tutti i torti…

pensa però se avessero impiantato un mercatino di sapori valtellinesi: pizzoccheri e polenta taragna… il Sommo avrebbe avuto da stare certo peggio!

Boh…fra le due cose senz’altro i Wurstel con i Crauti sono più utili all’umanità. E’ incazzato? (Dante), problemi suoi! Anche io sono incazzato per averlo subito per anni di scuola. I wurstel non perseguitano nessuno 🙂
Saluti
C.

avete ragione. anche a me da fastidio che una nostra tradizione tedesca e austriaca venga trapiantata in italia.. per un mercatino di natale ci vuole il freddo e la neve 😉
del resto un mercato di natale sa di pan pepato, cannella, chiodi di garofano, anice e vino caldo speziato, di sicuro non di crauti e wurstel.. 😉

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