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Quando il blogger dà il peggio di sé

Date ad un blogger un po’ di visibilità sui media tradizionali ed il risultato sarà pessimo, per non dire pietoso.
Soprattutto quando i blogger intervistati sono proprio quelli più esibizionisti.

Ieri è stata pubblicata sul Corriere Magazine una specie di reportage sulla blogosfera italiana.
La solita classifica di BlogBabel, ormai diventata una specie di sacro testo.
Una buona idea, quella di inserire le foto reali dei blogger.
Un testo banale scritto da Stefano Landi.

Le cose peggiori sono le dichiarazioni di alcuni blogger intervistati.
Non a caso sono stati scelti Geekissimo e Robin Good, bravi soprattutto ad enumerare il numero di visitatori sul loro blog ed i fantasmagorici guadagni che hanno realizzato.

Insomma, sarebbe stato difficile scrivere cose più banali.
Lo so che il giornalista avrà arrangiato i testi, ma mi spiegate che immagine della blogosfera italiana venga fuori da questo articolo?
E perché il giornalista non ha intervistato i blogger più preparati e più influenti, come Mantellini, Conti, Sofri, Beggi o Gaspar?

Il vero blogger non lo riconosci dalle occhiaie (come recita l’incipit dell’articolo).
Semplicemente non lo riconosci, perché il vero blogger non esiste.
Chi scrive in un blog lo fa soltanto per condividere con altri i propri pensieri e le proprie esperienze.
Come quando, a scuola, prestavamo il nostro diario ad un amico o ad un’amica perché ci scrivessero qualcosa.
Poi capita anche che nei diari di scuola si riesca a scrivere grandi cose o magari cose utili a qualcun altro.
Ecco.
Le cazzate lasciamole ai giornalisti veri.

Luca

Napolux ha fatto una scansione dell’articolo, scaricabile da qui (PDF, 979 KB).

49 risposte su “Quando il blogger dà il peggio di sé”

Ecco come stanno i fatti, è una menzogna quella pubblicata dal giornalista del corriere.

Questa è la copia dell’email inviata al Sig. Stefano Landi, autore dell’articolo:

“Signor Stefano,
io le do 48 ore di tempo per rettificare le parole che ha scritto sul mio conto sul magazine del corriere della sera e non scherzo.

Le ho detto chiaramente che il mio successo non derivava dal post sul Nokia N95, perchè quando ho lanciato quel contest avevo gia 8.000 visite uniche al giorno, il triplo di blogger noti come Pandemia o Sw4n per esempio.

LE HO DETTO CHIARAMENTE che non dipendeva da quello.

NON LE HO MAI DETTO CHE PER SCALARE LA CLASSIFICA HO PENSATO A QUESTO “STRATAGEMMA”.

NON LE HO MAI DETTO CHE M’INTERESSAVA LA CLASSIFICA.

INVECE LE AVEVO SEMPLICEMENTE DETTO CHE per arrivare a certi livelli ci ho messo solo passione e costanza, cioè scrivere quasi 1.200 articoli da solo in 7 mesi, anche se pioveva, con la tempesta, con la neve, di sabato, di domenica, di natale, di capodanno, IO COMUNQUE HO SEMPRE POSTATO!

QUESTO LE HO DETTO!

Questa sua menzogna da bar, sta avendo una ripercussione nei miei confronti molto dannosa, con danni morali e d’immagine enormi.

Ora, se entro 48 ore non uscirà un comunicato ufficiale di rettifica sul Quotidiano Corriere della sera cartaceo e sulla versione web, andrò presso le autorità giudiziarie e sporgerò regolare deuncia.

Inoltre mi recherò dal mio avvocato, gia messo al corrente dell’accaduto per procedere a un risarcimento danni milionario.

Spero vivamente per lei che riesca a risolvere il tutto, perchè non scherzo, e sono INCAZZATO come una iena.

Saluti

Angelo Di Veroli
http://www.geekissimo.com

@Geekissimo: credo che una cosa del genere la dovevi preventivare. E poi scusa, ma l’N95 perché l’avresti messo in palio? Non per attirare link sul tuo blog? L’articolo non parla di stratagemma, anche se non mi sembra un’offesa. E’ la realtà.

ma l’hai letto l’artico?

Dice così:”[…per entrare nella top ten ha pensato di mettere in palio un telefonino di nuova generazione da parecchi quattrini….]

Questa cosa non glie l’ho mai detta, e non ho mai parlato di classifica con lui.

Il nokia n95 l’ho messo in palio solo perchè gentilmente offerto dalla Ollo, e non pensavo a nessuna classifica, volevo solo fare un po di pubblicità, premiando un mio lettore, tutto qui.

@Geekissimo: diciamo che non appari come uno proprio disinteressato alla classifica, visto che stai sempre ad elencare lo smisurato numero di visitatori sul tuo blog. Sul fatto che l’N95 non lo hai messo in palio per incrementare la tua visibilità, mi fido di quello che dici. Non vedo perché non dovrei farlo.

Dopo aver conosciuto di persona Angelo (Geekissimo) vi posso assicurare che *non* vorreste mai che lui si incazzasse con voi. E sì che io sono grosso, ma lui sembra la mia custodia. E non è ciccia, la sua.
😀

@andrea: 🙂

@lucacicca: non ho mai scritto da nessuna parte le mie visite uniche al giorno. Le sanno solo i blogger che mi hanno incontrato di persona, perchè è normale che tra blogger si parli anche di statistiche.

@Geekissimo: “quando ho lanciato quel contest avevo gia 8.000 visite uniche al giorno, il triplo di blogger noti come Pandemia o Sw4n per esempio”. Comunque non voglio polemizzare. Il mio post era solo per dire che i blogger danno il meglio di sé nei blog.

Ma dai Lucacicca, che per una volta c’ero anche io!:)

Ai fantasmagorici guadagni di Robin Good non credo tanto neanche io però so di blog americani che hanno guadagnato centinaia di mila dollari al mese, se vuoi recupero il nome del più ricco famoso blogger!

E poi credo che Luca Conti ci sia sempre, ed è famoso (lui voleva persone non famose, come recita il titolo, almeno nella blogosfera), riguardo a Beggi non voleva blog tecnici, così ha detto.
Mantellini pure è famoso ed è sempre intervistato.

Insomma, è un articolo per la massa, non è scienza. Anche le mie parole sono state assai travisate, io non vendo info ai giornali ma le scrivo sui giornali e non faccio soldi col blog, figurati, però va bene così. La mia mamma è stata contenta:)

Ciao Lucacicca:)

Anch’io ho mandato una mail al “giornalista”. La risposta che ho ricevuto è stata piccata e vi cito una frase, che fa pensare al fatto che secondo lui siamo solo qui a cercare di scalare blogbabel.

per il resto io continuo a fare il giornalista, tu il blogger.
non sento la necessità di aprire un blog oggi, nemmeno di scalare la classifica di blogbabel

napolux, incredibile! Forse era scocciato.
Però ti assicuro che io collaboro a diversi giornali, Nòva, ioProgrammo, L’Epresso ecc., e c’è di tutto, come ho scritto io. Il giornalista che davvero riporta la verità non c’è, sarebbe uno storico o un documentatarista.
In ogni caso uno studioso.

Dovevamo prevedere che diceva quello che voleva lui? E’ ovvio. Chi più a chi meno, ha visto quello che lui voleva vedere e l’ha messo per fare notizia. E c’è riuscito!

Shor io delle tue visite ho saputo anche in una puntata di Radio 2 e non credo li non sapevi di essere in onda 😀

Comq quell’articolo contiene molte imprecisioni:

1. Blogbabel non è la classifica dei blog con più visite.

2. Shor non ha pagato 1 cent per l’N95, l’ha offerto lo sponsor.

Comq come discutevo con qualcuno qualche giorno fa, i contest hanno aiutato molto geekissimo, ma se gli articoli non fossero interessati sarebbe finita la.

Leggo i commenti a bocca aperta.
E meno male che ho rifiutato di mandar la foto, visto che in principio il giornalista pressava un bel po’ soprattutto per la top10.

La reazione di Shor mi sembra esagerata (non picchiarmi, ti prego, se il Beggi dice che sei la sua custodia, ho seriamente paura, ché io son alto ma magro :P), ma ha un po’ ragione. Anche se chiedere un titoletto con uno “scusa Shor, abbiamo sbagliato” sul CorSera mi sembra assurdo…

perché il giornalista non ha intervistato i blogger più preparati e più influenti?

Forse proprio perché s’intitola(va) “gli *sconosciuti* più famosi del web”. Sofri mica è sconosciuto…
Invece di quelli apparsi nel collage fotografico del quale constano i 2/4 dell’articolo ne conosco solo quattro o cinque, quindi, sì, almeno da quel punto di vista il titolo dell’articolo ci ha preso.
Rimane comunque il fatto che trattasi di pezzullo riempitivo che, alla fine, non dice nulla di interessante, secondo me.

@giorgia: quelli che nella blogosfera sono conosciuti o conosciutissimi, sono sconosciuti al 99% della popolazione, se si escludono quelli che hanno lavorato o lavorano in TV o nelle radio.

lucacicca – ma questo è un discorso che puoi fare per qualsiasi “settore”, non solo per i blogger. Cioè, faccio un esempio imbecille, ma è il primo che mi viene in mente: se io dico “Juan Diego Florez”, per la maggiorparte della gente non vuol dire niente, ma chi bazzica il mondo della lirica sa che ho appena nominato quello che è il più plausibile “erede” di Pavarotti. Se un appassionato di formula uno mi dicesse un nome a caso tra i piloti che quest’anno sono in vetta alla classifica dei mondiali, io non saprei di che diamine sta parlando, perché a me non importa un piffero della formula uno…

Quello che intendevo dire è che se io volessi far conoscere Juan Diego Florez a chi non sa nemmeno cos’è l’Aida, o se l’appassionato di formula uno volesse far conoscere a me [inserire qui nome a caso di un pilota famoso], di sicuro il modo migliore per divulgare questa “conoscenza” a chi non ne sa nulla non sarebbe quello di scrivere un articolo come quello che è apparso sul Magazine, ecco. Non basta nominare una manciata di nickname o anche una manciata di nomi-all’-anagrafe per illustrare al 99% della popolazione cos’è la “blogosfera”.

(Tanto per tornare all’esempio imbecille che ho fatto prima, sempre sul Magazine subito dopo la morte di Pavarotti uscì un articolo in cui si elencavano i nomi suoi possibili eredi. Una manciata di nomi, presumibilmente presi a caso non so da dove, e senza dar fondamento alla scelta di quei nomi. Io che capisco di lirica sono consapevole che quell’articolo era solo una carrettata di baggianate, chi non sa di lirica e l’ha letto si è fatto l’idea che Bocelli possa essere paragonato a Pavarotti ed uscirne alla pari, ergo continua a non sapere nulla di lirica…)

@giorgia: dissento completamente da quello che dici.
Pensi che sia proprio impossibile scrivere un articolo decente sul fenomeno dei blog? Il popolo bue si deve per forza accontentare di un articolo banale?
Ad un auditorio inesperto dobbiamo per forza fornire un brutto approfondimento?
Se in tutta la strabordante redazione del Corriere, non c’era nemmeno un giornalista capace di scrivere qualcosa di interessante, sarebbe bastato che l’avessero fatto scrivere ad uno a caso tra Mantellini, De Biase, Sofri o Conti. Non era poi così difficile…

lucacicca, penso che giorgia abbia proprio ragione: di solito sui magazine scrivono quelli che ci lavorano, i giornalisti dipendenti.
E’ il loro mestiere.

Anche io ogni tanto collaboro con L’Espresso, Nòva, ioProgrammo, ecc., ma so che in qualche redazione hanno protestato perché non sono una dipendente né una giornalista iscritta all’albo quindi “rubo” il lavoro. Non è così semplice..

ciao e buona domenica:)

lucacicca – forse non mi sono spiegata, e, siccome non mi piace che la gente mi metta in bocca porole che non ho detto (o che non ho scritto, in questo caso) provo a spiegarmi di nuovo: non ho detto che sia impossibile scrivere un articolo decente sui blogger, ho detto che quello apparso sul Magazine, scritto così, *non* è un articolo decente (csì come non lo era quello sugli “eredi” di Pavarotti.). Non credo che la questione si debba o possa risolvere necessariamente facendo scrivere l’articolo a un insider – è una possibilità, ma non l’unica: sarebbe bastato farlo scrivere a un giornalista con un po’ più di voglia di documentarsi anziché solo di portare a casa il compenso per un articolo che, a mio parere, non dice molto, e quel poco che dice è lontano dalla realtà.

Ciao, interessante seguire le reazioni all’articolo sul Magazine. In quanto blogger che si occupa di cose di biblioteche e scienza dell’informazione, temo proprio che non troverò mai posto in un articolo di qualche grande settimanale 😉

I corni del problema a mio avviso sono due:

1) chi deve scrivere cosa. Sarebbe bello che a scrivere pezzi su una determinata tematica fossero chiamati solo gli specialisti di quel dominio ma temo che questo, per problemi di varia natura – alcuni dei quali realisticamente insormontabili – sarebbe pressoche’ impossibile. Cio’ non toglie, pero’, che chi scrive articoli pubblicati su periodici a larga diffusione abbia l’imperativo deontologico di offrire ai lettori una panoramica la piu’ ampia e la meno scontata possibile.

2) Tra i blogger-diaristi conosciutissimi e quelli sconosciutissimi c’e’ una vasta schiera di persone che, come me, non fanno i blogger di mestiere (non che ci sia niente di male nel farlo!) ma si dedicano a redigere il proprio ‘blocco d’appunti’ con cura e passione e cercano di dare informazioni utili su un certo ambito professionale. Ecco, se nelle varie analisi pubblicate sui periodici piu’ accreditati, sentissi citare qualche volta’ in piu’ coloro i quali nei blog mettono impegno per offrire gratuitamente informazioni specialistiche di qualita’, mi sentirei gia’ confortata 🙂

In realta’ credo purtroppo che a tutt’oggi, almeno in Italia, pochi abbiano davvero un’idea chiara di cosa sia la blogosfera. Chissa’ perche’, sui blog continuano a concentrarsi luoghi comuni, banalita’, approssimazioni. “Biblioteche Oggi”, un mensile dedicato alla biblioteconomia, propone ogni due mesi una rubrica sui migliori blog di ambito presenti sulla scena internazionale. Se i report della stampa generalista intorno alla blob-blogosfera fossero sostituiti non dico da rubriche bimestrali fisse ma anche solo da segnalazioni periodiche dei blog piu’ meritevoli (leggi: piu’ seri e accurati) sarebbe un bel passo avanti…

Disclaimer: il mio commento e’ dedicato al modo in cui (piu’ o meno) tutti i grandi quotidiani/settimanali italiani (internazionali?) hanno parlato della blogosfera in questi anni.

@giorgia: ok, forse avevo letto male il tuo commento…
@bonaria biancu: in italia, che io sappia, non ci sono blogger di mestiere. Nemmeno uno. Forse l’unico è Luca Conti, ma in realtà fa il consulente ad ampio raggio, di certo non vive con i proventi pubblicitari dei suoi blog. Se il corriere non ha nella sua redazione nemmeno una persona capace di scrivere un articolo sui blog, beh stiamo freschi…

è evidente a tutti che geekissimo ha utilizzato quella strategia per accaparrarsi tanti nuovi visitatori, tantè che in quel periodo ci arrivavano email da parte di non si sa chi che ci invitavano a partecipare al concorso

@Alessandro Gervaso
^^ Perle di saggezza regalateci dai mitici Reder e Villaggio! E come dimenticare anche:

« Mi scusi, venerabile maestà? Disponghi di me come meglio vuole! Mi concedi l’onore di essere il suo umilissimo servo! Com’è umano lei! »

(Frase pronunciata da un bambino-comparsa nel film Fantozzi 2000 – La clonazione nel tentativo di imitare lo stesso Fantozzi)

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