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diritti umani

Libertà per la Birmania

Insomma, stamattina la maglietta rossa me la sarei voluta anche mettere.
Il fatto è che era freddo e diluviava.
Allora mi sono messo una camicia (non rossa) e la mia solidarietà alla Birmania la esprimo con l’header del blog.

E per fare schifo alla giunta militare io continuo a chiamarla Birmania.

Notizie in diretta dalla Birmania su PeaceReporter.
Se volete, passate a firmare l’appello di Amnesty per liberare gli arrestati di ieri.

Ieri pomeriggio durante Caterpillar un italiano in collegamento telefonico dalla Birmania ha detto che tutti i monaci buddisti sono stati arrestati e rinchiusi dentro un vecchio ippodromo.
Sui giornali e nei TG non ho sentito dire niente del genere.
Speriamo bene…

Luca

6 risposte su “Libertà per la Birmania”

La storia riserva delle amare ironie. In Cile li chiudevano negli stadi, in Birmania negli ippodromi…. la sostanza però non cambia, purtroppo.

Hai notato che i temi seri li affrontano i comici (Grillo, le Iene, Caterpillar) mentre i telegiornali diluiscono tutto in un mare di frivolezze?
😉

L’italiano che ha parlato con quelli di Caterpillar ha fatto un reportage eccezionale, spiegando tra l’altro come quella che noi chiamiamo rivolta è in effetti una vera e propria manifestazione religiosa, quello che noi consideriamo una processione, insomma una preghiera collettiva…

E allora lo vedi che il mio tema aveva un senso? Ma qualcuno quando si toccano ceeti argomenti fa scattare i cortocircuiti provincialistici locali, pensa subito a Ruini, e si agita…
Battute a parte (mica tanto, però), credo cha siamo di fronte ad un avvenimento che può veramente cambiare la storia di quella parte del mondo. Pensate solo al Tibet…

…sono un pò mortificato, ma me la sono cercata(conoscendo la persona)…

Credo anche io che questa possa essere una grande occasione di cambiamento, speriamo però che oltre all’aiuto del Cielo( che in una qualche forma non manca mai), possano i paesi occidentali risvegliarsi da questa torbida reazione e intervenire in aiuto di questa povera gente.

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