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Il caso Visco e la caduta del governo

Il governo ed i suoi partiti di riferimento hanno, come succede sempre, sottovalutato il caso Visco.
Ed hanno soprattutto avuto una politica di continuità con il governo precedente per quanto riguarda la gestione del network di Pollari.
Visco ha rimosso alcuni finanzieri, come prima di lui aveva fatto Tremonti.
Quei finanzieri però stavano anche indagando su Unipol.
Quindi Visco non ha potuto agire alla luce del sole, temendo che si aprisse uno scandalo.

Il governo ed i suoi partiti di riferimento hanno, come succede sempre, sottovalutato il caso Visco.
Ed hanno soprattutto avuto una politica di continuità con il governo precedente per quanto riguarda la gestione del network di Pollari.

E’ evidente che in Italia ci sia un insieme informe di poteri che collaborano tra loro senza coinvolgere direttamente la politica.
SISMI, Telecom e chissà quanti altri.
Quale sia la finalità delle loro azioni non è chiaro.
E’ invece molto evidente l’interesse principale dei partiti di maggioranza.
Evitare gli scandali.
Soprattutto sulle indagini Antonveneta-Unipol.

Visco ha rimosso alcuni finanzieri, come prima di lui aveva fatto Tremonti.
Quei finanzieri però stavano anche indagando su Unipol.
Quindi Visco non ha potuto agire alla luce del sole, temendo che si aprisse uno scandalo.

Tutto questo accade mentre i DS vivono ormai nel terrore di leggere le intercettazioni D’AlemaLatorreConsorte che da Lunedì prossimo non saranno più secretate dalla Procura di Milano.
I DS sono ostaggio del loro malaffare.

Finché la questione morale non tornerà ad essere il primo interesse della nostra politica, continueremo ad essere ostaggi del Pollari di turno.
Con un rischio notevole per la nostra democrazia.

Intanto stasera vedremo se veramente Berlusconi voglia dare la spallata a Prodi.
Al Senato basterà veramente poco per far andar sotto la maggioranza.
Se Prodi oggi non cadrà, significa che il centro-destra non avrà voluto farlo cadere.

Non so veramente che cosa augurarmi.

Luca