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Prodi, la Cina ed i diritti umani

Ieri è finita la visita di Prodi in Cina.
“Chi se ne frega”, verrebbe da dire.
Infatti.
Se non fosse che il nostro Presidente ha promesso di impegnarsi per far finire l’embargo dell’Unione Europea sulla vendita delle armi alla Cina.
Bene! Proprio quello che ci vuole.

L’embargo fu attuato in seguito alla repressione del 1989 contro il movimento per la democrazia. Repressione durante la quale furono uccisi circa 3.000 studenti.

TankMan

La Cina ignora gli standard internazionali per il rispetto dei diritti umani.
Il regime cinese è uno dei più brutali che ci siano nel nostro povero mondo.
Quasi 2.000 persone ogni hanno vengono giustiziate. La pena di morte viene inflitta anche per reati non violenti, come la frode fiscale (pensate se ci fosse in Italia). Molte esecuzioni vengono eseguite su camere della morte mobili, fornite alla Cina dalla Iveco.
La libertà di opinione è praticamente un miraggio.
Il regime cinese vende armi a paesi che violano sistematicamente i diritti umani, come il Sudan, nonostante le proteste di tutta la comunità internazionale.
Per avere un idea della situazione potete leggere la parte del Rapporto 2006 di Amnesty dedicata alla Cina.

Dobbiamo aiutare la Cina a migliorare nel rispetto dei diritti umani.
I cinesi hanno bisogno di diritti, non di armi.

Ma i diritti sono gratis, non sono esportabili.
Le armi, invece le vendiamo anche noi.

Bravo Prodi, avanti così!
Ogni giorno nuove soddisfazioni.

Luca

Foto Stuart Franklin (Magnum Photos)

2 risposte su “Prodi, la Cina ed i diritti umani”

Mi associo alle considerazioni fatte, anche noi del blog http://come2discuss.mioblog.net/ ci siamo occupati della vicenda, della quale purtoroppo non si parla gia più; è tra l’altro interessante notare come quello dell’embargo sia un tema sul quale da un pò ragionano diversi politici italiani (anche Ciampi c’è cascato). Io spero, se non altro, che Prodi centri l’attenzione anche sulle altre considerazioni fatte in materia di diritti umani (e ai quali, bontà sua, ha fatto accenno)….Tuttavia resto ottimista, poichè in Italia i cittadini sono ben consapevoli della questione cinese e difficilmente i politici potranno liberare la Cina dall’embargo senza suscitare scalpore

Non vorrei che tu sopravvalutassi la capacità di indignazione degli italiani!
Temo che se dipendesse dall’Italia, l’embargo verrebbe tolto anche domattina.
Per fortuna non siamo noi a decidere.

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