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Alla fine Steve Irwin ce l'ha fatta…

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Non so se vi è mai capitato di vedere il programma Missione Natura su La7, uno dei tanti programmi che trasmettono documentari.
Spesso e volentieri Missione Natura ha messo in onda le “avventure” di Steve Irwin, un fantomatico cacciatore di coccodrilli australiano che faceva la peggiori idiozie, tipo andare a stanare i serpenti velenosi, farsi camminare sulla faccia ragni giganteschi e andare ad infastidire i coccodrilli, appunto.

I documentari venivano trasmessi da La7 all’ora di cena.
Io spesso mi ritrovavo a 50 cm dallo schermo ad imprecare contro quell’uomo, che mi sembrava rappresentare l’esatto opposto di quello che è un documentarista. Infatti i soggetti dei suoi documentari non erano gli animali, ma lui e sua moglie, con la loro faccia catatonica e sorridente.
Irwin è stato spesso criticato, sia per aver infastidito animali selvatici che per aver girato un video in cui dava da mangiare ad un coccodrillo con suo figlio di appena un mese in braccio.

SteveIrwin

Beh… Il povero Steve Irwin ha tirato le cuoia.
E’ stato punto da una razza durante una immersione in Australia.
Dai e dai ci è riuscito.

Ora mi sento un po’ in colpa.
Ho spesso tifato per i coccodrilli a cui andava a dar noia.
L’ironia della sorte ha voluto che morisse per una banale puntura di una banale razza.
Così è la vita…

Luca

Foto Corriere della Sera.

21 risposte su “Alla fine Steve Irwin ce l'ha fatta…”

Ciao Luca, da naturalista condivido il titolo del tuo post…
Quelle da lui commesse erano veramente idiozie, irrispettose della natura, pertanto inadatte a un documentario naturalistico. Mi spiace che i suoi documentari fossero trasmessi da “La 7”, che mi sembra la meno peggiore delle televisioni italiane…
ti ho pensato il 16 agosto. Ero in campo, a trenta metri (forse meno) dalla mossa, con mio fratello, mio cugino (che ha finalmente ha rotto il tabù ambientalista della sua famiglia) e mia moglie (che ci viene dal 2004, ma che è una appassionata osservatrice)… senza astio, ma mi è scappato un pensiero cattivo a pino scaccia e al gruppo di blogfriends… salutoni, ste

nessun biasimo… solo dispiacere. e un po’ di fastidio per averci definito “ottusi”. ma meglio così: qualche turista in meno in piazza (che quest’anno ho rischiato di rimanere fuori: entrato dall’onda mentre il capitano dei carabinieri faceva segno ai suoi uomini in fondo alla via duprè di chiudere l’ingresso…)

Purtroppo anche noi senesi non ci sforziamo molto di comprendere le ragioni di chi avversa il palio. Solo visitando Siena durante la festa si può apprezzare veramente il palio. Quindi, almeno secondo me, è un bene che i turisti ci siano.
Lo so, sono un senese atipico…

certamente hai ragione… ma penso che ognuno di noi voglia tenere qualche spazio per sè. sono d’accordo con te: ben vengano i turisti (di fatto, da milanese di nascita e maremmano di origine sono turista anch’io), se hanno voglia di capire. sei un senese atipico? forse, ma va a tuo merito! hai visto che sono riusciti a fare della morte di Steve Harwin uno spettacolo? veramente, la pietà è sempre più di pochi.

certo…succede anche che la gente esponga dei pareri cretini..cosa vuoi..è la vita
saluti

Io seguivo Steve Irwin su la7.
Penso che sia ingiusto quello che dici riguardo Steve, perchè in tutti i documentari faceva sempre di tutto per non stressare gli animali, primi fra tutti i coccodrilli. I media a caccia di scoop hanno dato un’immagine fin troppo fiabesca di Irwin, infatti non so se hai visto su la 7 un po’ di tempo fa il documentario in memoria di Steve per intero. La storia del bambino è stata gonfiata a dismisura, quando il coccodrillo aveva già mangiato ed era sazio.
Steve amava i suoi figli.
A me ha fatto molto soffrire la sua morte.
Penso di non aver parlato a vanvera di animali, visto che sono iscritta a molte associazioni come LAV, LIPU e WWF.
Ciao.

Secondo luca e altri affini come dovrebbe essere un buon documentarista?
sapete che ora grazie a STEVE ci sono molte + persone che fanno il suo lavoro? Aveva un metodo tutto suo di lavorare che gli era stato insegnato dal padre, era sorridente e simpatico, e ha aiutato molto nella ricerca sulla vita di coccodrilli e altri animali, si esponeva troppo questo si, forse ha solo peccato di ingenuità, purtroppo un animale non si sà mai come puo’ reagire se è in difesa… facile criticare quando si stà col sedere davanti alla tv, bravi continuate la vostra insulsa vita, almeno Steve è morto facendo il lavoro che piu’ ha amato in assoluto. e gli hanno pure dedicato una nave che ora salva le balene.

rita71 :

…era sorridente e simpatico,

abbiamo gusti diversi in fatto di simpatia

rita71 :

bravi continuate la vostra insulsa vita

grazie per avermi autorizzato, stavo già annodando la corda alla trave

rita71 :

e gli hanno pure dedicato una nave che ora salva le balene.

Povere balene. Magari preferivano le baleniere.

@rita71: non te la prendere, si fa per scherzare. Steve Irwin non era un documentarista, era un intrattenitore.

Certo le balene ringraziano quando vengono uccise in massa e messe in vendita in tutti i supermercati solo per la nostra curiosità, la vera bestia è l’uomo che distrugge tutto quello che tocca! dici che STEVE era un intrattenitore? Forse come ho già detto faceva scena, ma hai mai pensato che comunque studiava gli animali i loro tragitti con le telecamere, scriveva libri? sai quei documenti serviranno a tutti gli altri che ora hanno preso il suo posto!scusa ma mi incazzo quando leggo certi commenti non si scherza MAI sulla morte, e sopratutto su una persona che ha amato davvero gli animali!

Sono d’accordo sul fatto che Irwin era un documentarista fuori dalle righe e spesso poco professionale, ma lo apprezzo ugualment:con la sua “follia” ha avvicinato un sacco di persone ai documentari,compresa me ed i miei amici,che abbiamo iniziato ad appassionarci alla vita degli animali.E non va negato che in Australia ha contribuito notevolmente,comprando e donando ad associazioni animalista ettari di terreni per gli animali a rischio di estinzione.Quando faceva il suo lavoro nel suo sguardo si vedeva un pizzico di follia ,ma quella di chi ha una vera passione,quella che ti fa brillare gli occhi quando sei immerso in ciò che ami.E che molti documentaristi non sanno trasmettere…filmando con indifferenza un orso che muore di fame,per fare ascolto.(chi è stato al cinema ultimamente sa di cosa parlo)

a proposito,Russel Crowe sta battagliando perchè il governo australiano vuole impossessarsi di una riserva ambientale dedicata ad Irwin,tributata a lui dal governo stesso,prima che Steve morisse.A favore di un azienda di alluminio.Si può fermare lo scempio a questo paradiso della natura(che sarebbe dimezzato)firmando una petizione sul sito http://www.savestevesplace.com/

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