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L'Italia, la guerra, Emergency…

Emergency

Questa settimana il nostro parlamento voterà il rifinanziamento alla missione italiana in Afghanistan.
Probabilmente ci sarà un voto condiviso tra destra e sinistra.
Anche Bertinotti, che sulla guerra aveva detto che non sarebbe mai sceso a patti, ha dato il suo benestare.
La guerra mette tutti d’accordo.

Vorrei che lo dicessero in faccia al bambino della foto.
E a tutti gli altri, mutilati, storpi, orfani per causa delle nostre armi.

Faccio mia una dichiarazione di Emergency di qualche giorno fa:

In Afganistan è in corso una guerra di aggressione, contraria alla legalità internazionale nell’avvio e nella conduzione. La partecipazione dell’Italia a questa guerra è incompatibile con la Costituzione, è stata decisa per mera subordinazione e viene sostenuta per «non essere esclusi dal governo del mondo». La guerra include, per definizione, la distruzione di esistenze umane e l’accettazione della soppressione dei propri simili come «mezzo di risoluzione delle controversie». Questa ci pare una semplice descrizione dello stato di cose: una constatazione, non un’interpretazione.
[…]
La «guerra al terrorismo» è una metafora insensata se si traduce in aggressione armata a un paese, mietendo migliaia di vittime civili.
L’idea d’instaurare con le armi democrazia e diritti, in sé contraddittoria, ha esibito nei fatti il suo fallimento.
[…] La politica internazionale va riducendosi a politica militare. In Iraq, come in Afganistan, come in Palestina, le vie della diplomazia e del dialogo sono abbandonate e sostituite dall’uso della forza. L’Italia potrebbe realisticamente essere un soggetto attivo di politica internazionale connotato da una volontà incondizionata di pace, da un assoluto rifiuto della guerra. Confermando la partecipazione alla guerra in Afganistan, il governo Prodi rinuncia a costruire questa identità per sottomettersi e conformarsi a scelte già risultate sterili e devastanti.
[…] Il nostro più netto rifiuto degli orientamenti governativi sull’Afganistan non esprime soltanto coerenza nelle convinzioni. Include una richiesta e una proposta.

Parole sante.

In questi giorni il pacifismo italiano fa i conti con se stesso.
Bertinotti ha preso altre strade.
Vediamo chi rimane…

Luca

Foto Emergency.