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Non accettiamo lezioni di moralità dalle curve

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Non ho niente da dire sull’assassinio di Tommaso.
Non c’è niente da dire.
Nessuno può avere da dire niente di sensato in questa occasione.

Ho invece qualcosa da dire sul grande risalto che giornali e telegiornali hanno dato agli striscioni apparsi negli stadi prima sul rapimento e poi sulla morte di Tommy.
La mia critica non è rivolta al contenuto di quegli striscioni, ma al fatto stesso che vengano citati.
Non possiamo accettare lezioni di moralità dagli ultras delle curve.
Non dobbiamo rendere credibili i proclami di chi un momento piange la morte di un bambino ed il momento dopo prende a sprangate un avversario. Che credibilità ha una persona che si mette ad imitare il verso della scimmia quando un giocatore di colore prende la palla?

Cerchiamo di non renderci più ridicoli di quanto già non siamo.
Non tutti hanno la stessa autorevolezza e credibilità.

Sarò snob, ma in nessun capo ultras vedo niente di autorevole o di credibile.

Luca

Foto lucacicca

3 risposte su “Non accettiamo lezioni di moralità dalle curve”

Pedofili e assassini di bambini spesso vengono fatti fuori dagli altri detenuti nelle carceri, questo fa capire che c’è un senso dell’onore anche se distorto anche fra criminali e violenti, mai seguito il calcio e mai capito gli ultras, ma devi pur ammettere che esistono violenze e violenze, senza per questo giustificare le une o le altre

Ovvio! Ma quando non c’è più nulla da dire (di politica più di tanto non si può parlare ora come ora e ce n’è comunque troppa) e c’è una notizia “succulenta e appetitosa” la spolpano fino all’osso in tutte le direzioni per completare i loro canonici minuti di messa in onda…

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