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Tra un mese la pera sarà matura

Manca meno di un mese alle elezioni politiche.
L’esito è incerto.
Si prospetta un bel pareggione.

Un unico risultato potrebbe essere quasi sicuro.
L’addio di Marcello Pera alla carica di Presidente del Senato.

Marcello Pera per me incarna l’uomo senza idee chiare.
Socialista, poi radicale, quindi forza italiota.
Oggi teo-con, ma a differenza dei teo-con veri lui è ateo.
Un ateo clericale. Una gategoria piuttosto nuova.
Si presenta come difensore dell’identità giudaico-cristiana dell’Europa.
Seminando avversione ed allarmismo contro l’avanzata dell’Islam.
Un’Oriano Fallaci, insomma…

La Chiesa apre all’insegnamento delle altre religioni a scuola e lui si dichiara contrario.
“Cosa gli importa?”, mi chiedo. “Lui è ateo. Cosa mette bocca nelle scelte del clero”
Già, ma lui è un ateo clericale. Non crede in Dio, ma crede negli insegnamenti della Chiesa.
Sembra una follia, ma è così.
E poi viene a farci le prediche sul relativismo!

Ci mancavano gli atei clericali!
Ora la raccolta è completa.

Luca