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Fassino a fuoco lento

Qualche post fa mi auguravo che la sinistra facesse attenzione alle proprie mosse, per non finire infangata in Bancopoli.

Il mio augurio è giunto tardivo.

La sinistra è già infangata fino al collo dentro Bancopoli.
Inutile tentare di nasconderlo.
La questione morale, purtroppo, non investe soltanto il berlusca ed i suoi compagni di merende.

Dietro tutti questi scandali è possibile scorgere il sorrisetto beffardo di D’Alema.
Quella di Unipol è già la seconda bischerata bancaria fatta da baffino.
La prima, che rischiò di mandare a gambe all’aria il Monte dei Paschi, fu l’acquisizione da parte di MPS della Banca del Salento, in seguito Banca 121.

Temo, ma mi auguro di sbagliare, che alla fine del gioco quello che pagherà dazio sara Fassino.
Perché è da sempre il capro espiatorio di D’Alema.
E perché non ha la forza politica per potersi staccare dall’abbraccio mortale di baffino.
Fassino è un funzionario di partito. Come si vedevano 30 anni fa.
Pur di non sputtanare il partito si farà immolare sull’altare della questione morale.

E già vedo il sorrisetto di baffino che spunta da dietro l’altare.

Luca

2 risposte su “Fassino a fuoco lento”

Non penso possa essere colpa solo di D’Alema il vespaio di Unipol, dentro ci saranno molte altre persone ben altolocate, effetivamente penso anch’io che sarà il povero fassino a prendersi la trombata finale… difficile pensarlo realmente colpevole, ma purtroppo è un uomo troppo leale

Non sarà soltanto colpa di D’Alema, ma lui è senza dubbio il maggior responsabile di questo casino.
Il problema è che è furbo e riesce sempre a nascondere le sue responsabilità.
Che secondo me, in questo caso, sono grandi.

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