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A Fini gli tocca farsi le canne

La pochezza della nosta politica è conclamata.
Tanto che nel dibattito quotidiano prendono il sopravvento temi del tutto insignificanti.

Oggi si parla della canna che si è fatto Fini in Jamaica.
Lo ha dichiarato l’altra sera nella trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio.
Nessuno glielo avevo chiesto, ma il Ministro degli Esteri ha voluto fare lo stesso questo annuncio.
Come se fosse qualcosa che era necessario dire.
Dopo l’outing di Casini, non voleva sentirsi da meno.
A me sinceramente non importa molto di che cosa si sia fumato Fini in Jamaica.
Però mi fanno parecchio ridere tutti i suoi colleghi di partito, che si sono sentiti in dovere di stigmatizzare il comportamento del loro leader.

Rimane il mistero della finalità di questa dichiarazione di Fini.
Sarei curioso di chiedere spiegazioni ai suoi consulenti per la campagna elettorale.

La politica è nelle mani dei pubblicitari.
La pubblicità al potere.

Mah…

Luca

13 risposte su “A Fini gli tocca farsi le canne”

Purtroppo non è un comportamento stupido, l’errore rivelato e vergognoso su delle “cazzatine”, aiuta la persona ad immedesimarsi nel politico, nella storia ce ne sono tanti di esempi simili… è un trucco per un altro per raccogliere conseni mostrando un lato umano e non politico! All’apparenza può sembrare inutile ed insignificante, ma qualche voto lo può spostare.
Siamo in una società mediatica e il media va direttamente nella casa del “semplice” (come veniva descrito nel medioevo il popolo) e un semplice, vota anche per affinità e simpatia, piuttosto che per reale interesse e voglia di approfondire gli argomenti politici.

credo che i Pietro Nenni o i Saragat, De Gasperi, Moro non verranno mai più… ma anche pensando ad un Pertini o Ciampi, quanti altri presidenti simili conosceremo?secondo me pochi..ma non perchè non ci siano persone vlide in giro,ma ora soprattutto, si pensa più a fare il vocione che altro..non ci sono critiche costruttive, anzi, non sento critiche…assistiamo solo a sberleffi tra dx e sx: si dicono sciroccati o usciti di testa…ma che pensano, che noi a casa non capiamo la scemaggine di certe battute?quello non significa far politica…iniziano a parlare del programma elettorale e dopo 5 min sono sull’affare UNIPOL o sull’ unico di berlusconi…io mi sono stufata come credo altri italiani.
i politici dovrebbero leggere i blog, allora sì capirebbero qnt ci stanno rompendo le balle.

i politici NON dovrebbero leggere i blog, dovrebbero fare il loro lavoro nel miglior modo possibile e senza distrazioni, punto! Tutto il resto dovrebbe essere una perdita di tempo per loro.

Si, ma se si guardassero un po’intorno non li farebbe male.
Vivono in una dimensione parallela rispetto ai cittadini.
Dovremmo essere noi i loro interlocutori, non Vespa e Mentana…
Chiamate noi in TV a fare le domande ai politici.
Ne verrebbero fuori delle belle.

su molte cose concernenti le leggi, l’economia e rami della scienza e della medicina di cui sono completamente a digiuno non me la sentirei di parlare, come spero molti italiani, mi piacerebbe sentir proposte concrete su indirizzi da seguire piuttosto che litigate sul tu feci questo e tuo nonno ha fatto quest’altro nei salotti televisivi, figurarsi poi un politico a mettersi a fare o leggere un blog che buffonata farebbe…

Qualche giorno fa son finito sul blog o sito, non ho capito del candidato sindaco di Mi dell’unione, bell’impaginazione, semplice, sobria, una presentazione molto demagogica (troppo forse) e in parte zuccherosa, ma fin qui ci può stare, per vendere un prodotto questo e altro e poi… poi un giochino in cui si doveva tirare a una figurina della moratti oggetti addosso per far punti. Ora il giochino era semplice,ma divertente. Fatto tutto in Flash, quattro risate me le sono fatte eccome MA, perchè c’è un ma, ti sembra plausibile che un candidato, un politico si metta a fare certe “stronzatine” sul suo sito ufficiale?! E’ una cosa gogliardica che può essere fatta a titolo privato, non come rappresentante di un partito, schieramento o coalizione, insomma ormai mi sembra di essere in un baraccone del circo con da una parte il premier pianista e il progressive AN, dall’ altra i cabarattisti dell’unione. Insomma questi DOVREBBERO essere partiti SERI, che dovrebbero governarci ( se tiri fuori i radicali ti dico subito che, pur votando in quella direzione sono conscio che non si tratta di un partito da Governo, la dice lunga il fatto che non ci sia proprio una reale questione economica, ma quasi esclusivamente una questione sociale e di Diritto “naturale” o libertà, un partito che è quindi giusto che faccia sentire la sua voce, ma che, con tutta probabilità anche se raggiungesse i voti per una maggioranza non riuscirebbe a svolgere quel ruolo per sua stessa natura è una provocazione, un lumino su certe questioni che non devono passare in secondo piano, un qualcosa che ha senso di esserci ed esistere)

Forse la cosa migliore che ha fatto Prodi nella sua propaganda elettorale è stata abbandonare la buffonata del blog con il contatto diretto con l’elettore, il motivo è semplice: un personaggio del genere in rete O viene infamato a priori O viene idolatrato senza motivo… E’ difficile creare una vera discussine costruttiva, certi mezzi di comunicazione hanno proprio questo come problema, aiuta anche il fatto di non avere una faccia con cui rapportarsi, un individuo fisico. Per farti un esempio di questi giorni sui limiti di questo sistema, ti cito quello che potremmo chiamare il caso Meehan: lo staff del politico americano ha prontamente cancellato dalla biografia Wikipedica del parlamentare critiche, provenienza dei fondi per le elezioni e la promessa di quest’ultimo a ritirarsi dalla politica entro 8 anni. Se guardi adesso sotto Marty Meehan l’articolo è stato ristabilito con l’aggiunta di un trafiletto redatto dalla stessa redazione della Wikipedia in cui si fa sapere del tentativo da parte dello staff di manipolazione mirata della biografia
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/01_Gennaio/31/wikipedia.shtml

Credo che ormai la politica in Italia sia praticamente solo questo…una battuta ad effetto e la stampa (e i media in genere) ci marciano per giorni….a chi interessa se c’è un sacco di gente che ha un lavoro precario? a chi interessa se c’è un sacco di gente che dal benessere è piano piano precipitata alla soglia dello stretto necessario? a chi interessa se si continua a vendere tanto fumo? interessa solo: berlusconi che si fa il trapianto di capelli, che si stira le rughe, l’unipol che è sufficiente gridare allo scandalo per arrivare al giorno delle elezioni….una tristezza infinita. E nessuno che dice chiaramente quali problemi intende risolvere e come.

Sono d’accordo con Emanuele.
Non sono capaci di risolvere i problemi reali e quindi parlano delle stupidate.
La gente vorrebbe ben altre informazioni.
Che Fini si sia fatto una canna in Jamaica non interessa a nessuno.
Uriele, in quanto a stonzate i radicali mi sembrano i maestri. Non avranno il giochino in flash sul sito, ma per farsi vedere hanno fatto veramente di tutto. Fino a portare Cicciolina in parlamento.

FORSE NON MI SONO SPIEGATO: sono il primo a dire che non sono un partito da Governo,ma un partito di rottura che infatti non ha neppure un indirizzo economico o un idea di mercato. Sono uno di quei partiti che serve a far sentire la sua voce, ma NON a governare il paese come ho detto sopra. Dai Ds, da Rifondazione, da AN, dall’UDC, dal UDEUR, da FI, ecc… ci si aspetterebbe, in teoria, un certo contegno, in quanto rappresentanti della SERIA classe politica italiana, quella con una politica a 360° che copre l’intero piano,

Una cosa sono i provocatori, un altra son i Governanti puri. I governanti NON possono fare i cabarettisti o andare al senso della vita, devono avere una parvenza di dignità come cariche pubbliche e ora come ora nè destra (quello che racconta barzellete) nè sinistra (quello che fa il giochino flash della Moratti, per dirne uno) hanno questa dignità nella maggiornanza dei casi…

Uriele, questa mi sembra una scelta di comodo.
Voi fate casino perché tanto non governate, mentre gli altri devono fare le persone serie!
Ma siete un partito o un circo?
Siete un partito e nella prossima legislatura avrete anche i vostri parlamentari. Quindi questa storia del partito di rottura non funziona più.
Sono passati i bei tempi di Cicciolina e del fumo regalato da Pannella…

E continueranno a farlo, perchè credono in quelle cose, con i mezzi che anno e non mi stupirei se dopo le elezioni fossero cacciati dall’Unione. Non dico che non governeranno Mai in futuro, ma hanno ancora bisogno di fare della strada in altri campi che non siano il sociale.
Inoltre tu SAI cosa aspettarti dal partito radicale e come si comporteranno, SAI che per loro stessa natura ricorrono a metodi da “cazzoni” come quelli che hai citato, mentre credi che il comportamento di altri partiti debba essere più serio,avere un certo aplomb, da elettore di un certo tipo richiederai cose diverse al tuo partito, rispetto a quelle che richiederà un elettore di un altro partito.
Onestamente se i Radicali governassero sarei contento, ma non saprei, giustamente, cosa aspettarmi dal punto di vista delle infrastrutture e dell’economia

Boh, va beh.
Rigiri il discorso.
Aspettiamo di vedere cosa combineranno i radicali.
Ma la vostra è una scelta di comodo.
Non ergetevi sempre come quelli duri e puri.

Diciamo che sono conscio deimolti limiti di questo partito e, nonostante questo, mi trovo d’accordo su moltissime posizioni, tanto da considerarmi affine. Questo non toglie che, conoscendo i limiti attuali sò, o meglio penso di sapere, quale deve essere la posizione da occupare in questo momento e la posizione non è quella del governo incondizionato a 360° perchè NON ne ha le capacità e la maturità.
Non c’è da sentirsi nè duri nè puri nel fare quello che si crede giusto con i mezzi che si ritengono idonei e giusti secondo la propria filosofia etica, semplicemente è una cosa che dovrebbe venir spontanea e naturale… Se vuoi saperlo non so cosa combineranno i radicali (intesi come quelli che, forse, entreranno in parlamento) e come te sono curioso e dubbioso, mantenendo comunque un certo livello di speranze e aspettative.

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