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Sogni pre-elettorali

Un pannello solare sopra ogni tetto di capannone industriale della pianura Padana.

Chi l’ha detto?
Beppe Grillo?
No.
Licia Colò?
Nemmeno.

Lo ha detto Romano Prodi ad un convegno di Legambiente.
Peccato che Prodi voglia anche riconvertire le nostre centrali termoelettriche da gas/petrolio a carbone! Tanto per smerdare ancora un po’ di più la nostra aria.

Quella sui pannelli solari potrebbe comunque essere un passo avanti.
Sempre che non sia la solita cazzata pre-elettorale.
Ed è probabile che lo sia.

Luca

6 risposte su “Sogni pre-elettorali”

L’eolico ha un rendimento molto più alto del solare e sopratutto il solare nella pianura padana renderebbe molto meno che se fosse impiantato nel sud italia… Se avesse proposto l’aggiunta di eolico off-shore sarebbe stato molto più interessante.

PS: all’ultima conferenza nazionale sull’energia di Bologna è stato proposto un sistema a carbone con recupero di emissioni che porterebbe una quantità di CO2 ai fumi molto bassa (dovrebbe venir recuperato sotto forma di ceneri, al tempo non mi interessai troppo all’ argomento, ma ho ancora il cd della conferenza se ti interessa). La cosa allora non sarebbe poi così stupita, anzi… se i prezzi del petrolio dovessero salire ancora potrebbe risultare anche conveniente, considerando che LHV del carbone è superiore a quello del gas naturale e considerando il prezzo contenuto del carbone.

Ho qualche riserva sull’eolico, perché ha un impatto paesaggistico troppo grosso.
Il carbone verrà utilizzato UNICAMENTE perché costa meno, non perché sia meno inquinante.
Il rischio grosso non è soltanto la CO2, ma anche lo zolfo. E’ vero che il carbone bruciato oggi è molto più “pulito” di quello che bruciavamo 40 anni fa, ma una percentuale di zolfo rimane comunque.
Il carbone è un ritorno al passato.
Anche se ci vogliono far credere il contrario.

L’impatto paesaggistico dell’ Off-shore?
L’off shore è fuori dalle coste NON lo vedi ed è quello che rende di più poichè il flusso di vento che arriva non è rotto dalla terraferma permettendo un apporto in termini di potenza più costante.
Il carbone inquina, questo è vero, ma come ho detto sono stati studiati metodi di recupero per ripulire i fumi dalla CO2, applicabili anche adesso. Qual’è il problema? I costi di nuovi impiati (o la loro riconversione) per il carbone, il sistema di filtraggio dei fumi ed il rendimento in termini di energia sono così conveniente da considerarsi vantagiosi rispetto ai combustibili ora usati per gli impianti a vapore (il gas naturale è usato per il turbogas e i combinati)? Se la situazione in medioriente alzasse ancora il prezzo del petrolio, la risposta potrebbe essere sì!

PS: Lo zolfo c’è anche nei combustibili naturali in una certa percentuale… I combustibili considerati senza zolfo se non sbaglio ne hanno circa il 2.5%. Bisogna vedere che quantità ce ne sarebbe in un carbone trattato

Anche il paesaggio è importante.
Le pale eoliche sono veramente brutte e rumorose.
Bisognerebbe intanti cominciare a costruire impianti fotovoltaici in tutte le nuove case.

Ripeto le pale off shore (fino ad ora la tecnologia alternativa più proficua se non si considera l’idroelettrica come alternativa e per la quale ormai stiamo esaurendo i siti) sono IN MARE quindi:
1) il paesaggio non lo vedi (ho visto delle foto bellissime di pale al tramonto in mezzo al mare che sembrano quasi la sommità del Golgota…)
2) il rumore non lo senti appunto perchè non sono sulla terra ferma.

Dal tuo ragionamento su il paesaggio importante sembra quasi che tu avresti firmato volentieri lo sgombero delle baraccopoli a Bologna, in fondo sono brutte a vedersi e chi se ne frega se sono utili…
Un campo di panelli solari poi non è per nulla più bello anche se son meno rumorosi, si produce molto meno potenza elettrica per metro quadro e si ha un rendimento bassissimo, hanno costi abbastanza alti di produzione e richiedono costante manutenzione (per problemi di polvere depositata e simili che diminuiscono ulteriormente l’efficenza). Io sto aspettando che si sappia qualcosa sui nuovi pannelli proposti da Rubbia, quelli fotovoltaici nella pianura padana non sono molto vantagiosi. Le cose cambiano se si parla di pannelli termici per uso domestico (chessò per scaldare l’acqua) in quel caso potrebbe essere anche una cosa interessante per ottenere un risparmio.

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