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Vita, malattia, fecondazione assistita

Una mail di un mio amico mi segnala il caso di due gemelline talassemiche, i cui genitori sono andati in Turchia per concepire un fratellino da utilizzare come donatore di midollo osseo, in modo da cercare di guarire le due sorelline.
Hanno scelto la fecondazione assistita per poter selezionare un embrione sano e compatibile con le sorelle.
I genitori hanno allestito un sito dedicato alla storia di queste due bimbe. Nel sito trovate i riferimenti nel caso in cui voleste dare una mano per le spese.

Il primo pensiero è di solidarietà. Verso le due bambine e verso i genitori.
Il secondo è una riflessione sul significato che noi diamo alla malattia e sui mezzi che utilizziamo per sconfiggerla.
Il terzo è per il fratellino che verrà.

Comprendo, ma non approvo.
Il fine, purtroppo, non giustifica i mezzi.
Secondo me.

Luca