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E’ palio

Siamo alla vigilia del primo giorno del Palio di Provenzano.
La macchina si è messa in moto. Oggi sono stati scelti i cavalli che domani potranno partecipare alla Tratta, nella quale saranno selezionati i dieci che correranno la carriera.
Per quattro giorni Siena tornerà alla sua “presunta” grandezza. Rivivremo quei riti immutati e immutabili che scandiscono i momenti della festa.
Sono gli unici giorni dell’anno in cui mi convinco di abitare una “grande” città. I senesi in questi giorni si sentono parte di una grande giostra, che non potrebbe essere diversa e che nessuno può discutere.

Cercare di capire il Palio è difficile.
Impossibile se non si parte dal presupposto che in quei riti, in quei canti, in quelle bandiere non c’è nulla di ricostruito, non c’è niente di artificioso.
Chi vede il Palio, vede Siena.
Provare a capirlo significa provare a conoscere i senesi e le loro dinamiche sociali.
Senza giudizi sommari.

Che festa sia, allora.

Luca

2 risposte su “E’ palio”

Sei un inguaribile ottimista!
Il pregiudizio, anche quando seccamente condannato, è parte integrante dell’essere umano!
Come ogni “difetto” ammettendolo si può arginare… Al grido di “IO non ho pregiudizi di sorta” si diventa estremisti, che non significa necessariamente essere schierati politicamente o religiosamente… si può essere estremisti in ogni piccola ansa della nostra società.
Non sentirai gridare sconcerto per gli innumerevoli cani spiaccicati sull’asfalto… ma solo per quelli abbandonati.
I gatti sono destinati alla stessa sorte… solo che per colpa del loro carattere indipendente… di solito non partono neanche le campagne estive contro l’abbandono…
Negli ippodromi, nei maneggi ed anche, perchè no, allo stato brado muiono cavalli… ma sentirai le voci, ipocrite, alzarsi solo quando questo accade al Palio.
Questo perchè quello che non si conosce fa paura e la miglior difesa dalla paura è l’attacco.
Sono solidale con i tuoi sentimenti… poco compresi… ma secondo me: meglio pochi ma buoni!
Ci si vede in Piazza… :-)))

Lo sconcerto di chi vede morire i cavalli è del tutto comprensibile e condivisibile.
Difficile è far capire cosa sia veramente la festa.
Impossibile tramite un blog.

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