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Benedetto XVI

Ieri pomeriggio esco da lavoro alla solita ora e accompagno il mio collega dal meccanico. Mentre lo sto riportando a casa sentiamo alla radio la notizia che è uscita la fumata bianca. Un’elezione velocissima. Penso che sia stato eletto Ratzinger, era la candidatura delle prime ore. Saluto il mio collega e mi avvio verso casa. Sono quasi arrivato quando esce sul balcone di San Pietro il cardinale che annuncia l’avvenuta nomina. Sono parecchio emozionato, sta per essere dichiarato chi guiderà la chiesa nel prossimo futuro.

E’ Ratzinger, come mi aspettavo. Ha scelto il nome di Benedetto XVI. Devo dire la verità, ho lanciato un’imprecazione, perché speravo in un papa un po’ più aperto. E poi l’omelia che ha fatto Ratzinger per l’apertura del conclave mi ha messo un’angoscia assurda; ha una visione un po’ pessimistica del mondo e del destino della chiesa.

Dopo l’iniziale smarrimento, ho pensato che tutto sommato questo nuovo papa è assai vicino alle posizione del papa precedente, soprattutto sulla morale.

Mi girano un po’ le palle, perché questa elezione sarà strumentalizzata dai cristianoni di destra, per cercare di dimostrare che tutti i movimenti sinistrorsi all’interno della chiesa avevano sbagliato, che la vera strada è un’altra. Qualcuno dirà, come ho già sentito, che Giovanni Paolo II ha portato la gente in piazza, mentre il nuovo papa tenterà di portarla in chiesa. Si vedrà.

In questo momento penso che se è stato scelto Benedetto XVI per guidare la chiesa in questo momento, ci deve essere un motivo. E penso anche, o almeno mi auguro, che il nuovo papa ci sorprenderà. Mi fido. Devo solo mettere da parte il mio preconcetto. E dargli tempo di farsi conoscere.

Sono ottimista. Come sempre. O almeno spero.

Luca